PROCEDURA DI SICUREZZA PER LA PREVENZIONE DAL RISCHIO DERIVANTE DAL COVID-19 amministrativi e attività al pubblico rev1COPO
Lo scopo di questa procedura è quello di definire le azioni di prevenzione da attuare al fine di contenere i rischi derivanti dall’epidemia di COVID-19. In particolare, facendo riferimento alle circolari del Ministero della Salute è esaminato il rischio di contagio per tutto il personale a contatto con il pubblico e le misure di prevenzione da porre in essere al fine di ridurre quanto più possibile la probabilità di contagio e di diffusione del virus.
DESTINATARI
Lavoratori amministrativi o esposti al contatto con il pubblico.
RIFERIMENTI NORMATIVI
- D.Lgs. 81/08 e s.m.i. (Titolo X)
- Circolare Min. Salute n. 1997 del 22 gennaio 2020;
- Circolare Min. Salute n. 2302 del 27 gennaio 2020;
- Circolare Min. Salute n. 5443 del 22 febbraio 2020;
DEFINIZIONI
COVID-19 | Recente forma di circolazione del virus appartenente alla famiglia dei coronavirus (CoV) sono un’ampia famiglia di virus respiratori che possono causare malattie da lievi a moderate, dal comune raffreddore a sindromi respiratorie. Sono chiamati in questo modo per le punte a forma di corona presenti sulla loro superficie. |
SARS-CoV-2 | L’International Committee on Taxonomy of Viruses (ICTV) ha denominato il nuovo coronavirus “Sindrome respiratoria acuta grave coronavirus 2” (SARS-CoV-2). |
CASO SOSPETTO | Una persona con infezione respiratoria acuta (insorgenza improvvisa di almeno uno dei seguenti sintomi: febbre, tosse, dispnea) che ha richiesto o meno il ricovero in ospedale e nei 14 giorni precedenti l’insorgenza della sintomatologia, ha soddisfatto almeno una delle seguenti condizioni:
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CASO CONFERMATO | Un caso con una conferma di laboratorio effettuata presso il laboratorio di riferimento dell’Istituto Superiore di Sanità per infezione da SARS-CoV-2, indipendentemente dai segni e dai sintomi clinici. |
CONTATTO STRETTO | Sono classificati soggetti che hanno avuto un “contatto stretto” le seguenti categorie:
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MODALITÀ OPERATIVE
I coronavirus si trasmettono attraverso la saliva, tossendo e starnutendo, attraverso contatti diretti personali e raramente attraverso contaminazione fecale.
Le misure di prevenzione e controllo tengono conto della situazione di rischio attualmente caratterizzata in Italia dall’assenza di circolazione del virus fatta eccezione per zone limitate ed identificate.
Pertanto, in ambienti non sanitari specificatamente esposti a rischio quali (pronto soccorso, ambulatori di pediatria e medicina generale) risulta sufficiente adottare le comuni misure preventive della diffusione delle malattie trasmesse per via respiratoria.
Si raccomanda pertanto di:
- lavarsi frequentemente le mani;
- porre attenzione all’igiene delle superfici;
- evitare i contatti stretti e protratti con persone con sintomi simil influenzali;
- evitare il sovraffollamento dei locali;
- assicurare una frequente aerazione dei locali;
- mantenere ove possibile una distanza pari ad 1.5 metri dall’utente;
- non impiegare soggetti, se conosciuti, affetti da patologie croniche o maggiormente suscettibili alle infezioni.
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LAVAGGIO DELLE MANI
Azione finalizzata alla rimozione dello sporco e della flora microbica transitoria, che è caratterizzata da microrganismi che si raccolgono con le mani a seguito del contatto con oggetti e superfici, o durante il contatto con persone. La finalità del lavaggio delle mani è quella di eliminare la flora microbica transitoria e ridurre ad un livello di accettabilità quella residente.
Un efficace lavaggio delle mani deve essere svolto con l’utilizzo di un normale sapone detergente e acqua di rubinetto, e deve durare dai 40 ai 60 secondi; può anche essere utilizzato il frizionamento delle mani con gel in soluzione alcolica.
Quando lavare le mani: il lavaggio delle mani, è essenziale, ed è opportuno effettuare spesso un lavaggio completo ed approfondito. È essenziale lavarsi le mani
PRIMA DI: Iniziare l’attività lavorativa, usare il bagno, toccarsi gli occhi o la bocca.
DOPO: Aver concluso l’attività lavorativa, aver tossito, starnutito o soffiato il naso, aver usato il bagno, aver maneggiato spazzatura, aver maneggiato soldi, aver usato un mezzo di trasporto (bus, taxi, auto ecc.).
La soluzione gel-alcolica proposta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità è:
per 1 Litro
833 ml di alcol etilico al 96%
42 ml di acqua ossigenata al 3%
15 ml di glicerina (glicerolo) al 98%
Acqua distillata oppure bollita e raffreddata quanto basta per arrivare a 1 litro.
IGIENE DELLE SUPERIFICI
Vanno pulite con particolare attenzione e frequenza giornaliera tutte le superfici toccate di frequente ad esempio:
- superfici di porte e finestre;
- superfici dei servizi igienici e sanitari;
- zona cassa, piani di lavoro front office, telefoni fissi utilizzati da più persone ecc.
La corretta sanificazione delle attrezzature di lavoro deve essere svolta con l’utilizzo di idonei prodotti detergenti e sanificanti (indicati dal simbolo della CROCE ROSSA – PRESIDIO MEDICO CHIRURGICO).
Più in generale un’idonea pulizia e sanificazione deve essere eseguita mediante:
- pulizia grossolana (rimozione residui grossolani);
- detersione (trattamento con prodotto detergente “sgrassante”);
- risciacquo (rimozione dei residui del detergente);
- applicazione prodotto sanificante (rispetto dei tempi di azione 5’-15’ minuti indicati dal produttore);
- risciacquo se necessario per rimozione residui sanificante;
- asciugatura con panno monouso (se utilizzata acqua per risciacquo finale).
È possibile utilizzare prodotti sanificanti pronti all’uso che non necessitano di risciacquo e asciugatura (es. salviette sanificanti). È importante verificare che il prodotto sia classificato come PRESIDIO MEDICO CHIRURGICO ovvero contenga all’interno IPOCLORITO di SODIO al 0.1%-0.5%, ETANOLO 62-71% o PEROSSIDO di IDROGENO (Acqua ossigenata) 0.5% (vedere soluzione indicata da OMS)
Quando effettuare la disinfezione:
Le superfici a maggior rischio devono essere sottoposte a disinfezione:
- a fine turno di lavoro;
- al rientro da ogni pausa;
- ogni qualvolta sia possibile;
- laddove si sia riscontrata la presenza di una persona che ha tossito o starnutito in maniera non protetta.
D.P.I. PER LA SANIFICAZIONE
Protezione da agenti biologici e sostanze chimiche (Conforme UNI EN 374 – 420) | Guanti in nitrile
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Da utilizzare durante le attività di disinfezione di ambienti o attrezzature. |
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PROGRAMMA DELLE MISURE PER IL MIGLIORAMENTO DELLA SICUREZZA
Le misure di prevenzione per garantire la minore esposizione di tutto il personale a un possibile contagio sono:
- Affissione di cartellonistica informativa all’ingresso per i visitatori e fornitori esterni sulle buone prassi indicate dall’Istituto Superiore di Sanità;
- Affissione Informativa a tutti i lavoratori sui rischi;
- Affissione nella circolare sul corretto lavaggio delle mani;
- Obbligo a tutti i lavoratori di allertare SENZA INDUGIO il Datore di Lavoro o il Servizio di Prevenzione e Protezione, se individua all’interno del luogo di lavoro una persona con sintomi influenzali quali tosse o febbre;
- Prescrivere che nessun lavoratore con sintomi influenzali si presenti sul luogo di lavoro;
- Prescrizione a tutti i lavoratori residenti o domiciliati in paesi o città ove vige l’ordinanza ministeriale della quarantena di recarsi al lavoro;
- Limitazione delle attività di incontri e riunioni aziendali che potranno essere effettuate con strumenti informatici;
- Divieto di effettuare trasferte in paesi o città ove vige l’ordinanza ministeriale della quarantena;
- Limitazione per quanto possibile di tutte le attività di aggregazione aziendale;
- Sospensione, ove possibile, le attività formative, le trasferte non strettamente necessarie limitatamente ai paesi in cui non vige la quarantena imposta dalle autorità;
Le azioni da porre in essere sono:
- richiesta al lavoratore, ove possibile, di non utilizzare lo spogliatoio ma recarsi al lavoro cambiandosi a casa;
- richiesta al lavoratore di non sostare difronte alle macchinette del caffè ma di consumare la bevanda sulla propria postazione;
- richiesta al lavoratore di lavarsi le mani con frequenza;
- registrare tutti gli ingressi in azienda, con la relativa provenienza.
Se si dovessero individuare situazioni di contagio all’interno dell’azienda o si avrà il sospetto di un possibile contagio si attueranno le seguenti azioni:
- Chiamata immediata e senza indugi al NUMERO DI PUBBLICA UTILITÀ 1500, tale attività sarà effettuata dal Datore di Lavoro o suo delegato;
- Evitare contatti ravvicinati con il caso sospetto;
- Far scattare immediatamente l’obbligo di indossare le mascherine classificate almeno FPP2;
- Inibizione di accesso a mense e spogliatoi se non ad uno ad uno;
- Lavarsi accuratamente le mani. Prestare particolare attenzione alle superfici corporee che sono venute eventualmente in contatto con i fluidi (secrezioni respiratorie, urine, feci) del caso sospetto;
- Far eliminare in sacchetto impermeabile, direttamente dal caso sospetto, i fazzoletti di carta utilizzati. Il sacchetto sarà smaltito con i materiali infetti prodottisi durante le attività sanitarie del personale di soccorso esterno;
- Se le autorità competenti emetteranno ordinanze restrittive verranno immediatamente rispettate.
FORMAZIONE, INFORMAZIONE E ADDESTRAMENTO
A tutto il personale, compresi i lavoratori somministrati, i lavoratori di altre aziende presenti negli ambienti di lavoro, gli eventuali visitatori quali clienti e/o fornitori, sarà sottoposta informativa contenente le prescrizioni fornite dal ministero e dagli enti competenti.
Tale informativa contiene il decalogo per evitare il contagio, le istruzioni dettagliate su come devono essere lavate le mani, una breve sintesi dei sintomi derivanti dal contagio e le indicazioni di divieto o obbligo che l’azienda prescrive.
Tale informativa verrà quotidianamente aggiornata in funzione delle ordinanze e del mutamento delle condizioni nel territorio di riferimento.
RESPONSABILITÀ DEI LAVORATORI
È fatto obbligo ai destinatari della presente procedura di attenersi scrupolosamente a quanto indicato, consultando eventualmente il Preposto o il Datore di Lavoro, qualora le cautele o le misure di prevenzione non possano essere applicate per problemi particolari. Il lavoratore che non rispetti le procedure di sicurezza elencate, sarà ritenuto direttamente responsabile in caso di danno a se stesso e agli altri. Si ricorda che il D. Lgs. 81/2008 e s.m.i., in caso di mancata osservanza delle procedure di sicurezza, prevede l’arresto fino a un mese o ammenda da 245,70 a 737,10 €. Responsabilità del Preposto in caso di mancata vigilanza delle procedure di sicurezza, l’arresto fino a due mesi o ammenda da 491,40 a 1965,61 €.
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