Smartphone e Tablet, quello che c’è da sapere e cosa fare a proposito dei rischi derivanti dall’utilizzo di device tecnologici.
Parte 1 di 3 : CAMPI ELETTROMAGNETICI
“Metti insieme gli smartphone, i pc desktop quelli da scrivania, i computer portatili e i tablet in genere e otterrai questo numero: 2,32 miliardi. Nel 2018 i giganti dell’elettronica venderanno un prodotto a un abitante sulla Terra su tre” questo è il risultato di una ricerca condotta da Gartner Inc.
Nell’Era del digitale è ormai del tutto fuori dal comune trovare qualcuno che non utilizzi dispositivi come smartphone, computer e tablet. Chi più chi meno, ormai tutti quanti hanno almeno uno di questi due strumenti di lavoro o di diletto. Altri dati, utili a darci un chiaro quadro della situazione, sono quelli riportati da WeAreSocial:
- più della metà della popolazione mondiale usa uno smartphone;
- quasi due terzi della popolazione mondiale possiede un telefono cellulare;
- più della metà del traffico internet è generato da telefoni;
- più della metà delle connessioni mobile avviene oggi su banda larga;
- più di una persona su cinque della popolazione mondiale ha effettuato almeno un acquisto online negli ultimi 30 giorni.
Per entrare nel vivo di questo articolo, tuttavia, abbiamo bisogno di riportare un altro set di dati, quello risultato da un’indagine condotta dall’Einstein Medical Center di Philadelphia riguardo all’utilizzo di questi device da parte dei bambini: “il 26% dei bambini entro i 2 anni e il 38% di quelli di 4 anni ne fa uso almeno un’ora al giorno”.
Lasciando a dopo l’approfondimento di questo ultimo dato analizziamo quelli che sono i principali rischi derivanti dall’utilizzo di smartphone e tablet: campi elettromagnetici (CEM), disturbi legati alla postura scorretta e disturbi alla vista.
Smartphone e Tablet, Campi Elettromagnetici
Un campo elettrico variabile nel tempo genera un campo magnetico, pure variabile (e viceversa): quando questi due campi si diffondono nello spazio come un’unica entità, si parla di campo elettromagnetic0. Possiamo suddividere le sorgenti di CEM in base alla loro frequenza: BASSA (tutto ciò che è connesso alla rete elettrica ed in particolare le linee elettriche) o ALTA (Impianti Radio, Televisivi, Telefonia senza fili, Trasmissione dati wireless, Radar, Microonde).
Come detto, quindi, i telefoni cellulari sono sorgenti di campi elettromagnetici ad alta frequenza.
Come effetti sulla salute dell’uomo, per esposizione a alte frequenze sono stati segnalati: opacizzazione del cristallino, anomalie alla cornea, ridotta produzione di sperma, alterazioni delle funzioni neurali e neuromuscolari, alterazioni del sistema muscolare.; per quello che riguarda le basse frequenze si può incorrere in effetti sul sistema visivo, effetti sul sistema nervoso centrale, stimolazione di tessuti eccitabili, extrasistole e fibrillazione ventricolare. Sono stati inoltre riscontrati sintomi quali cefalea, insonnia e affaticamento, in presenza di campi al di sotto dei limiti raccomandati (ipersensibilità elettromagnetica).
L’energia in radiofrequenza emessa dal cellulare durante le chiamate vocali viene assorbita dalla pelle e dai tessuti immediatamente circostanti all’area di contatto tra dispositivo e testa dell’utilizzatore.
Smartphone e Tablet, 10 regole per un utilizzo sicuro
- Prediligere l’utilizzo del telefono fisso al cellulare per le telefonate: All’interno degli edifici il cellulare aumenta la sua potenza di emissione: nei luoghi chiusi cerca di usare il telefono fisso.
- Utilizzare messaggi di testo.
- Ridurre le telefonate non necessarie e limitarne se possibile la durata.
- Telefonare preferibilmente in condizione di alta ricezione del segnale e in zone ad alta copertura dalle reti di telefonia mobile: La potenza emessa dal telefonino può aumentare di diverse decine di volte passando da aree a buona ricezione ad aree dove la ricezione è scarsa, come può avvenire, in particolare, all’interno di edifici e nei piani interrati).
- Durante la telefonata utilizzare sempre sistemi “a mani libere” come auricolari e sistemi vivavoce: L’intensità del campo magnetico diminuisce con la distanza. I livelli di esposizione della testa si riducono di un fattore pari a circa il 90% se si allontana il telefonino di 30 cm rispetto alla posizione di contatto con l’orecchio
- Limitare alle situazioni di necessità l’uso del telefono in auto e durante la guida, anche ove si utilizzino sistemi a mani libere.
- Durante il giorno non tenere il telefonino acceso in tasca o a contatto con il corpo.
- Durante la notte è preferibile spegnere il cellulare o comunque evitare di tenerlo acceso sul comodino o, peggio, sotto al cuscino: le onde elettromagnetiche disturbano il sonno.
- Limitare l’utilizzo per i bambini: a parità di potenza emessa dal telefonino nonché di distanza e tempo di utilizzo, alcuni studi riportano che l’energia elettromagnetica assorbita da alcuni tessuti della testa di un bambino è maggiore di quella corrispondente assorbita dalla testa di un soggetto adulto. Nel caso dei bambini è consigliabile limitare l’utilizzo del telefonino alle situazioni che non richiedono una sua vicinanza al corpo. L’utilizzo di cellulari da parte dei bambini dovrebbe essere quindi limitato alle chiamate di emergenza.
- Se necessario, per i portatori di pace-maker o di altri dispositivi medici attivi è opportuno non mantenere il telefono in prossimità o a contatto on l’impianto (ad esempio nel taschino della giacca sul lato dell’impianto stesso) così da prevenire eventuali interferenze